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Diffidate da chi leva il grasso da una fetta di prosciutto. Oggi, in questo approfondimento, ci concentriamo sul grasso, un elemento essenziale per il Prosciutto di San Daniele Dop e della sua importanza.

Le tipologie di grassi

Partiamo dalle basi: nell’ambito di una sana alimentazione è importante assumere quotidianamente la giusta quota di grassi (detti anche lipidi). Questa è pari al 25-30% del totale delle calorie consumate da un soggetto adulto sano che pratichi un’attività fisica moderata. Oltre a costituire un concentrato di energia (9 kcal/g), i lipidi apportano acidi grassi assolutamente fondamentali.

Gli acidi grassi saturi hanno genericamente un aspetto solido a temperatura ambiente, e sono caratteristici dei prodotti di origine animale. C’è un elemento che bisogna sottolineare: le innovazioni più recenti in merito alle tecniche di allevamento della materia prima, di trasformazione e di conservazione hanno permesso infatti di migliorare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti. In particolare operando nella direzione della riduzione del contenuto di grassi, sale e nitriti/nitrati. Negli anni, si è registrato un netto miglioramento del profilo lipidico della materia prima. Grazie proprio all’evoluzione delle tecniche di allevamento e all’alimentazione dei suini che prevede una dieta prevalentemente vegetale, integrata con vitamine e sali minerali.

Il grasso nel Prosciutto di San Daniele Dop

Il prosciutto crudo viene spesso definito come il principe dei salumi grazie alle sue proprietà nutrizionali privilegiate, in gran parte contenute proprio nella parte più grassa della fetta.  Appena tagliata, infatti, una fetta di San Daniele è di colore rosso-rosato nella parte magra e bianco candido in corrispondenza del grasso. Il grasso del San Daniele Dop ha un alto valore nutrizionale. E questo proprio perché costituito da acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi. Questi ultimi in particolare hanno un effetto positivo sulla nostra salute perché simili ai grassi contenuti negli oli vegetali e nel pesce.

Il grasso del prosciutto crudo contiene acidi grassi essenziali, come l’acido linoleico e arachidonico, ovvero Omega 3 e Omega 6. Si parla di acidi grassi essenziali proprio perché è da questi due elementi che il nostro organismo fa derivare tutti gli altri acidi grassi di cui ha bisogno. Tali grassi hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo del sistema nervoso. Nonchè del sistema immunitario, per la crescita e per contrastare l’insorgere di malattie anche gravi.

Una porzione di 50 g di Prosciutto Crudo di San Daniele Dop completa di grasso contiene una quantità di acido linoleico pari a quella contenuta in 100 g di salmone. Inoltre, questo pregiato salume ha una ridotta quantità di colesterolo, addirittura inferiore a quella presente in alcuni pesci, come per esempio la spigola. Grazie a queste eccellenti proprietà organolettiche, i nutrizionisti considerano positivamente un equilibrato consumo dei salumi nella dieta alimentare delle persone. Così il prosciutto crudo rientra a pieno titolo tra gli alimenti benefici adatti a tutte le età, con importanti effetti positivi anche in fase di crescita (scopri qui quando iniziare a dare i salumi ai bambini).

Insomma, in questo articolo vi abbiamo spiegato l’importanza del grasso e del perchè non vada assolutamente tolto dalla fetta di prosciutto, ora non resta che augurarvi buon appetito!

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