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Parlare di sostenibilità significa abbracciare un ampio spettro di valori e significati: rispetto per il territorio, resilienza, comunità, concretezza. Caratteristiche che sono da sempre il motore del lavoro del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, il cui ruolo è di tutelare un alimento simbolo della cultura gastronomica italiana la cui produzione è legata a doppio filo ad un territorio unico al mondo.

Ed è per questo che il Consorzio ha deciso di rinnovare il suo impegno in favore della salvaguardia ambientale e della tutela sociale del territorio aggiornando il Modello di eccellenza presentato nel 2019. Il documento ha una funzione chiave: delinea le azioni e i risultati previsti nel percorso verso la sostenibilità intrapreso dal comparto. Il Modello di eccellenza, oggi aggiornato con il titolo di “Valore concreto”, riceve in eredità la mission del documento precedente trasformandola in metodo e in nuove iniziative concrete legate alle sfide ambientali attuali.

Il Consorzio mette al centro del suo operato una proposta valoriale concreta, il cui cuore pulsante è fatto da mani operose e volti autentici. Ponendo l’eccellenza come stella polare, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele si occupa di tradurre la tecnica in innovazione e di promuovere le azioni in linea con la strategia europea “From Farm to Fork”.

Salvaguardia ambientale e tutela sociale del territorio: l’evento alla Dacia Arena

La presentazione del Modello di eccellenza e sostenibilità tenutasi lo scorso 13 febbraio suggella l’impegno del Consorzio sul tema dell’economia circolare. In occasione dell’evento alla Dacia Arena è stato possibile approfondire le prospettive future insieme alle aziende consorziate, oltre a tracciare i risultati ottenuti dalle azioni di sostenibilità messe in campo fino ad oggi.

All’evento di presentazione del Modello di eccellenza e sostenibilità hanno preso parte il Direttore Generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele Mario Emilio Cichetti, Vitaliano Fiorillo, Direttore dell’Agri Lab della SDA Bocconi, oltre agli amministratori e responsabili della sostenibilità delle 31 aziende consorziate.

La convention è stata un momento di confronto importante che ha permesso di analizzare insieme ai consorziati alcune case history di importanti aziende europee come Hera e Bmw sul tema dello sviluppo sostenibile. Momento chiave dell’evento è stata la presentazione del modello “Valore concreto: il nuovo modello di eccellenza e sostenibilità del Prosciutto di San Daniele”, a cura di Lundquist.

Il Modello di eccellenza e sostenibilità

Il documento presentato durante la convention del 13 febbraio ha posto al centro i valori fondamentali del Consorzio sul tema della sostenibilità, ora declinati nel Modello di eccellenza.

Il Modello traccia temi fondamentali quali:

  • le azioni di economia circolare, come il recupero degli scarti, il trattamento delle acque reflue, la gestione di energia elettrica e gas a favore dei consorziati;
  • il progetto di tracciabilità del prodotto e certificazione delle confezioni di preaffettato;
  • la tutela del territorio d’origine del Prosciutto di San Daniele, quale unico luogo in cui avviene la lavorazione;
  • il miglioramento delle pratiche di allevamento in termini di benessere degli animali;
  • le iniziative di formazione

L’intervento di Mario Emilio Cichetti, Direttore Generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, racchiude pienamente l’impegno dell’azienda nel campo della sostenibilità a 360°: “Il concetto di comunità è il fattore che ha caratterizzato la nascita del nostro Consorzio con un impulso non solo di natura produttiva ma anche socioculturale, fortemente legato al territorio in cui avviene la produzione del Prosciutto di San Daniele DOP. Negli ultimi decenni il comparto ha sviluppato diversi progetti su vari fronti concentrando la propria azione verso i target individuati dall’Unione Europea. Il comparto ha optato, quindi, per questioni più concrete: tutelare l’acqua, l’aria e il prodotto, optare per un’energia più sostenibile e promuovere l’etica del lavoro e nei rapporti economici. Il Consorzio sta finalizzando il nuovo impianto che gestirà i sali e le salamoie, cioè gli unici rifiuti potenzialmente inquinanti e che derivano dalle fasi di produzione, convertendoli a nuova materia prima. Inoltre, viene gestita e trattata anche l’acqua proveniente dagli stabilimenti produttivi, reimmettendola pulita nel suo ciclo naturale, realizzando in sostanza un sistema di economia circolare a km zero”.

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