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Nel mese di agosto a San Daniele si è segnato il tutto esaurito, con migliaia di turisti in visita alla città che da i natali al rinomato Prosciutto. Il flusso di persone in visita al nostro iconico borgo però non sembra esaurirsi.

Proprio per questo, in occasione del terzo weekend di settembre, chi verrà a trovarci avrà la possibilità di toccare con mano la filiera di produzione del San Daniele Dop, visitando i prosciuttifici. Ossia quei luoghi ricchissimi di storia e tradizione, nei quali viene prodotto l’unico e inimitabile Prosciutto di San Daniele. Entrare in contatto con i luoghi in cui nasce uno dei prodotti più amati del Made In Italy significa partecipare a un’esperienza unica, in una vera e propria immersione nel gusto e nella storia. 

Come nasce un Prosciutto di San Daniele DOP?

D’altronde, toccare con mano questi laboratori del gusto, vuol dire toccare con mano come si fanno le cose. Nel nostro Magazine avete avuto modo di leggere i nostri approfondimenti e (magari) appuntarvi magari tutte le fasi del ciclo produttivo. Ecco, tutto ciò che avete letto ora lo potete toccare con mano. Come? Prendendo parte alle visite guidate organizzate dai produttori del Prosciutto di San Daniele, avrete l’occasione di osservare tutto ciò. Il processo, come avete imparato a sapere, viene da molto lontano. Tutto ha inizio da una minuziosa scelta delle migliori cosce, le cui carni vengono conservate per 24 ore a una temperatura compresa tra -1°c a + 3°c. 

A questa fase segue quella della salatura, durante la quale le cosce vengono ricoperte di sale e lasciate a riposo un numero di giorni corrispondente al numero di chilogrammi del loro peso. A seguire, poi: una sessione di pressatura (che conferisce alle cosce la caratteristica forma a chitarra). E poi ancora un po’ di riposo, prima di entrare nella fase davvero cruciale della lavorazione. Parliamo infatti del lavaggio, della stagionatura e della sugnatura, grazie alla quale la coscia viene protetta dagli agenti esterni. Non bastasse, poco prima di arrivare al traguardo della marchiatura, c’è la puntatura. Che consiste nell’infilare un osso di cavallo in determinati punti della coscia per valutarne lo stato di stagionatura e la bontà attraverso l’olfatto. Sentire per credere! Ecco quindi che, solo al termine di questo ciclo, un Prosciutto di San Daniele può essere definito tale!

In tutto questo viaggio esperienziale nel San Daniele Dop, durante questo weekend potrete ovviamente avere la possibilità di assaporare il gusto senza tempo di un prodotto unico. 

Partecipare alle visite è semplicissimo: cliccando sul pulsante qui sotto potrete accedere al sito di prenotazione, dove sarà sufficiente selezionare giornata e orario preferiti per riservare il vostro posto. Nei giorni precedenti all’evento riceverete un’email con tutte le indicazioni per raggiungere il prosciuttificio dove effettuare la visita guidata.

VISITE GUIDATE PROSCIUTTIFICIO

Appuntamento quindi con i nostri prosciuttifici aperti al 18 e 19settembre.

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