Nato a San Daniele del Friuli, tra le colline friulane, il Prosciutto di San Daniele arriva sulle tavole di tutta Italia, dal Nord al Sud, e anche oltreconfine, unendo persone e luoghi lontani grazie al suo sapore inconfondibile. C’è chi lo sceglie per sperimentare nelle colazioni salate, chi non può farne a meno per creare snack e aperitivi gustosi, chi lo adora nei primi e chi lo sceglie per dare più carattere ai secondi. C’è chi ama accompagnarlo con un bel calice di vino (qui la guida sui migliori abbinamenti) e chi preferisce una buona birra.
Al di là delle preferenze, una cosa è certa: il Prosciutto di San Daniele ha saputo conquistare tutti restando fedele alle sue origini.
Ma se tutti ne riconoscono il profumo, il tipico colore rosato e il gusto dolce e sapido al contempo, non tutti conoscono il percorso che una singola fetta di Prosciutto di San Daniele DOP compie prima di arrivare sulla tavola. Ed è proprio questo che rende prezioso il QR Code stampato sulle vaschette affettate, che permette al consumatore di accedere a una filiera completamente trasparente.
Una volta scansionato, il QR Code rivela la storia di quel prosciutto: il luogo in cui ha maturato il suo sapore, il prosciuttificio che lo ha seguito giorno dopo giorno, l’azienda che ha curato l’affettamento, i tempi reali che ne hanno definito la dolcezza.
Una trasparenza rara, che avvicina chi acquista il Prosciutto di San Daniele al lavoro dei produttori e svela il valore che si nasconde dietro un prodotto che sembra semplice solo in apparenza.
Perché la tracciabilità è centrale per il Prosciutto di San Daniele
La tracciabilità è parte integrante dell’identità e della produzione del Prosciutto di San Daniele, un sistema di controlli che accompagna ogni coscia fin dall’inizio del suo percorso.
Tutto nasce negli allevamenti autorizzati, dove i suini vengono identificati con un tatuaggio che riporta luogo e data di nascita. Da quel momento ogni passaggio è registrato e verificato, dal trasferimento al macello fino all’arrivo nei prosciuttifici di San Daniele del Friuli.
Durante la lavorazione, la tracciabilità si arricchisce di passaggi e verifiche precise. All’arrivo nei prosciuttifici di San Daniele del Friuli viene apposto il marchio “PSD”, che identifica l’inizio della lavorazione; poi, al termine della stagionatura, solo dopo aver superato tutti i controlli previsti dal disciplinare (come la puntatura e le analisi chimico-fisiche su campioni per ogni lotto), il prosciutto ottiene il marchio a fuoco “SD”, che certifica il prodotto finito.
È un processo continuo, fatto di responsabilità e precisione, dove nulla viene lasciato al caso.
Il ruolo del Consorzio è quello di garantire che ogni fase avvenga nel rispetto delle regole comuni, tutelando la qualità e l’autenticità del prodotto. Per questo la tracciabilità non è un semplice obbligo normativo ma, piuttosto, un impegno concreto verso chi sceglie questo Prosciutto nella consapevolezza che più che un prodotto da gustare, sta scegliendo una filiera controllata, una qualità indiscutibile e la cura e la passione di chi, da generazione in generazione, sta tramandando un sapere unico nel suo genere.
Tutti questi passaggi lasciano sul prodotto una traccia indelebile (come abbiamo approfondito in questa guida) che assicura al consumatore di riconoscere il vero San Daniele DOP.
In questo senso, la tracciabilità è la base su cui si fonda l’intera denominazione DOP. Rende trasparente il legame indissolubile con il territorio e certifica che ogni coscia ha seguito il percorso previsto dal disciplinare. Una garanzia che oggi, grazie al QR Code nelle vaschette affettate, diventa ancora più accessibile anche per il consumatore.

Il QR Code nelle vaschette: uno strumento semplice per conoscere il prodotto
La presenza del QR Code nelle vaschette affettate è nata dalla volontà di rendere la tracciabilità ancora più immediata e accessibile. Dopo aver consolidato un sistema di controlli rigoroso lungo tutta la filiera, l’obiettivo è stato quello di offrirne una lettura diretta anche al consumatore finale, trasformando la confezione in un punto di contatto trasparente tra chi produce e chi acquista.
Ogni vaschetta contiene quindi un QR Code univoco, associato esclusivamente al lotto da cui proviene. Non esistono codici generici o standardizzati. Ogni confezione racconta una storia precisa, verificabile in qualsiasi momento con una semplice scansione da smartphone. Questo approccio permette di conoscere la provenienza e la lavorazione del prodotto appena prima dell’assaggio, rendendo più consapevole l’esperienza di acquisto.
L’introduzione del QR Code, in un certo senso, completa i controlli tradizionali. Ecco perché può essere inteso come la naturale evoluzione di un sistema che da sempre affida a marchi, tatuaggi e verifiche ufficiali la garanzia di autenticità del Prosciutto di San Daniele DOP. Oggi questi strumenti continuano a svolgere il loro ruolo all’interno dei prosciuttifici; il QR Code aggiunge semplicemente un nuovo livello di trasparenza, dedicato a chi vuole conoscere più da vicino tutto ciò che rende unico questo prodotto.
Quali informazioni si ottengono scansionando il QR Code delle vaschette affettate
Scansionare il QR Code presente sulle vaschette permette di entrare in un sistema di tracciabilità che raccoglie e restituisce tutte le informazioni certificate sul Prosciutto di San Daniele DOP contenuto nella confezione.
Si tratta di dati ufficiali, verificati e registrati lungo l’intero percorso produttivo, che il consumatore può consultare in ogni momento.
Ecco quali informazioni è possibile trovare:
- Periodo di stagionatura: viene indicata la durata effettiva della stagionatura, espressa in mesi. Un dato fondamentale, perché il tempo è uno dei fattori che determinano il profilo aromatico e la dolcezza del Prosciutto di San Daniele.
- Prosciuttificio di provenienza: il QR Code consente di risalire allo stabilimento in cui la coscia è stata lavorata e stagionata, indicando l’indirizzo. Un’informazione che rafforza il legame esclusivo con il territorio di San Daniele del Friuli e che, insieme ai controlli previsti dal disciplinare, tutela l’autenticità del prodotto.
- Azienda che ha eseguito l’affettamento: il QR Code riporta anche i dati dell’azienda che ha affettato il prosciutto e confezionato la vaschetta. Questo passaggio, anch’esso regolamentato, contribuisce alla completa trasparenza del prodotto fino al momento dell’acquisto.

Cosa cambia per chi acquista il Prosciutto di San Daniele DOP
Per chi sceglie il Prosciutto di San Daniele DOP, la tracciabilità resa accessibile dal QR Code offre una possibilità nuova: conoscere davvero ciò che si porta in tavola. Questo significa poter seguire il percorso del prodotto in modo diretto e consapevole, come mai era accaduto prima. La provenienza, la stagionatura, l’affettamento diventano elementi chiari e verificabili, e questo contribuisce a rendere l’acquisto ancora più sicuro e partecipato.
Questa trasparenza risponde a un’esigenza sempre più sentita. Oggi chi compra vuole capire come nasce un alimento e quali scelte guidano la sua produzione, e il QR Code permette di avvicinarsi a quel mondo fatto di controlli, responsabilità e attenzione. È un gesto semplice che rafforza la fiducia, perché racconta ciò che normalmente resta nascosto e restituisce il valore del lavoro quotidiano di chi opera nella filiera.
L’innovazione digitale, però, non cambia l’essenza del San Daniele. La lavorazione rimane radicata nel territorio e nel sapere che i prosciuttifici custodiscono da generazioni. L’introduzione del QR Code si inserisce nel solco di un’evoluzione naturale, la stessa che guida il Consorzio anche nei temi legati alla sostenibilità e alla tutela delle risorse grazie all’impegno verso la valorizzazione del territorio e alla riduzione degli sprechi, solo per citare due ambiti in cui il Consorzio è impegnato da anni. Tradizione e innovazione convivono senza contraddizioni quando la direzione è condivisa, quella di proteggere un prodotto che rappresenta una parte importante della cultura del territorio.
Per questo il San Daniele DOP continua a essere una scelta autentica anche nel formato affettato. La tracciabilità digitale non fa che rafforzare un rapporto di fiducia che dura da sempre e che oggi si apre al consumatore in modo ancora più trasparente e consapevole.