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Prodotti Dop, Doc, Docg, Igp: quali differenze?

20.10.2020

3 minuti

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Il Prosciutto di San Daniele fa parte delle eccellenze di prodotti DOP

Quando parliamo di Made In Italy ci riferiamo a tutto ciò che di autenticamente splendido viene prodotto dal nostro Paese. Negli anni i prodotti italiani hanno progressivamente compiuto un notevole salto di qualità nella considerazione all’estero. Il merito è sia nella nostra capacità di plasmare prodotti incredibili, sia in come riusciamo a proteggerli dalle contraffazioni. Un ulteriore passo in avanti è stato recentemente raggiunto, con la sigla di un accordo tra UE e Cina, per la commercializzazione “in sicurezza” di prodotti la cui unicità è certificata, compreso il nostro Prosciutto Dop di San Daniele del Friuli!

In Italia abbiamo diverse sigle che possono indicare i prodotti “protetti”, quelli cioè le cui caratteristiche rappresentano un qualcosa di unico. Spesso sentite parlare di Dop, Doc, Igt, Igp…ma quali sono le differenze di queste sigle? Cosa differenzia un prodotto Dop da uno Doc? Oggi ci soffermiamo sulla trattazione di questo importante aspetto!

Quale è il significato di Dop?

Dop è l’acronimo che sta ad indicare la Denominazione di Origine Protetta. Noi del Prosciutto San Daniele siamo un prodotto Dop per il motivo che accomuna tutti questi prodotti: siamo fortemente legati al territorio nel quale produciamo la nostra primizia, in questo borgo del Friuli Venezia Giulia. Questa sigla – che conta oltre 400 vini e 160 altri prodotti – è  garantita, riconosciuta e condivisa a livello europeo! Nei prodotti Dop non solo quindi si garantisce la “territorialità”, ma anche i metodi di produzioni attraverso i quali questi arrivano sulle nostre tavole, con i cosiddetti disciplinari di produzione. Altri celebri prodotti friulani che beneficiano della Dop sono l’Olio Tergeste, il Montasio e la Brovada.

Cosa significa Doc?

Doc è l’acronimo che sta ad indicare la Denominazione di Origine Controllata. Questa è una sigla che in realtà non viene più riconosciuta, a fronte di una delibera europea che include i prodotti che un tempo erano Doc nella moderna menzione della Dop. La Doc è stata la prima certificazione esistente – si parla di anni Sessanta – che tutelasse i prodotti in base all’unicità delle caratteristiche. E veniva utilizzata soprattutto in riferimento ai vini. Questa sigla, seppur non più utilizzata in maniera ufficiale, viene comunque consentita a fronte a titolo di menzione specifica tradizionale.

Quale è il significato di Docg?

Docg è l’acronimo che sta ad indicare la Denominazione di Origine Controllata e Garantita e riguarda esclusivamente i vini. Anche qui, come nel caso della Doc, si tratta di una classificazione superata, a seguito dell’attuazione della nuova normativa europea (Reg. Ce 479/2008, “Nuova OCM Vino”, recepito in Italia con il Decreto Legislativo 61 dell’8 aprile 2010 in vigore dall’11 maggio 2010). Nella nostra Regione – il Friuli Venezia Giulia – sono riconosciuti come Docg il Picolit dei Colli Orientali, il Lison, il Ramandolo ed il Rosazzo, tutti vini bianchi.

Cosa significa Igp?

Igp è l’acronimo che sta ad indicare l’Indicazione Geografica Protetta. Questa classificazione, riconosciuta dall’Unione Europea, è molto simile all’acronimo Dop. E ne differisce per un solo elemento: per avere il marchio Igp è sufficiente che solamente una, tra le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione avvenga nell’area geografica delimitata. Fanno parte di questa cerchia il Prosciutto Crudo di Sauris o la Pitina, un salume tipico della Val Tramontina a base di carni ovicaprine o di selvaggina ungulata.

Quale è il significato di Stg?

Stg è l’acronimo che sta ad indicare una Specialità Tradizionale Garantita. Questa è una categoria disciplinata dal Regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012. E, a differenza delle precedenti diciture, non ha come caratteristica la territorialità del prodotto. E infatti ci rientrano prodotti differenti per caratteristiche e composizione, inclusi piatti. Parliamo ad esempio della amatriciana, della pizza napoletana o della mozzarella.

L’Italia ha un patrimonio inestimabile di prodotti dop e non solo, che valicano i nostri confini e ci rendono orgogliosi davanti a tutto il mondo. Proteggerli, mostrarli, difenderli e renderli noti in ogni sede è l’obiettivo che il Made In Italy deve porsi. Per crescere sempre di più!

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